Per la sua nuova mostra Adrian Paci presenta da Francesca Kaufmann a Milano una serie di nuovi lavori che, intrecciando media diversi, sono il risultato di uno sguardo che mira a cogliere l’essenza nell’effimero.
The Last Gestures, una videoinstallazione a quattro canali, compone uno scenario in cui episodi frammentari custodiscono il gesto che determina la durata della scena. Durante i momenti che precedono un matrimonio si svolge il dramma di una sposa che abbandona la propria famiglia per costituirne una nuova. Nello stesso ambiente e’ proiettato in piccole dimensioni Britma, in cui la sequenza originale (una manciata di secondi) e’ dilatata fino a diversi minuti, sfiorando la fissità. L’espressione del bambino che corre, dapprima imperscrutabile, cambia a poco a poco producendo un grido inavvertibile mentre il volto si sfigura lentamente.
Come The Last Gestures affronta il tema dell’abbandono, cosi’ in Britma la corsa del bambino diventa metafora della fuga, ma anche luogo di affermazione di momenti altrimenti insignificanti, in ognuno dei quali e’ custodita una ricchezza che attende di essere svelata. La mostra è visitabile fino al primo luglio.
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