Da quando è nata la televisione, si è stati educati a seguire il telegiornale per essere informati sui “fatti del mondo”. Ma oggi, i genitori farebbero le medesime raccomandazioni ai figli? Valenti propone di ripensare il nostro rapporto con la televisione, con una critica acuta ai mezzi d’informazione di massa, attraverso l’opera Informazione elettorale, selezionata fuori concorso per la III edizione del Premio FestArte Videoart Festival. Qui, in una versione rivisitata, si susseguono brevissimi estratti del TG1 – il telegiornale per eccellenza degli italiani – montati in una rapida sequenza, quasi a voler ricreare uno spot pubblicitario. Prodotto in questione: i volti costantemente presenti sulla faccia dei media (politici, uomini di Stato etc). Uno svelamento tagliente sul ruolo assunto dall’informazione mediatica, che al posto di in-formare, ovvero veicolare contenuti in grado di arricchire il nostro background, le nostre consapevolezza e capacità di discernere – camuffa, trucca, distorce, edulcora, elevando i potenti in un ciclico meccanismo di promozione, aumentando l’assuefazione e annientando l’autonomia di giudizio.