FLIRT
..Ad alto tasso d’erotismo involontario.
A cura di Roberto Zazzara
Sezione Fotografia Digitale, Videoproiezione
Artisti: fotografo, videomaker, Roberto Zazzara
fotografi Ciro Meggiolaro, Cinzia de Nigro, Giorgio Liddo, Paolo Angelucci, Gianluigi D’amore
videomaker Ivan Silvestrini attrici Isabella Arnaud, Giulia Maulucci, Chiara Fiorelli, Lisa Lelli, Giulia Palumbo, Orsetta Paolillo, Rosalia Piombino attori Riccardo Mallus, Gianluca Agostini, Daniele Spadaro, Daniele Tatti.
FLiRT riflessione ironica sulle potenzialità mistificatorie dei sistemi comunicativi.
FLiRT è una serata ad alto tasso d’erotismo indotto.
FLiRT è un gioco delle parti dove attori professionisti propongono agli ignavi spettatori una formula standardizzata di seduzione, nuce di una riflessione sul rapporto con se stessi e sulla relazione con l’altro.
FLiRT porta il linguaggio fotografico nel limbo tra il sogno collettivo della continua conquista di nuovi partner e la falsa proiezione che noi stessi ci proponiamo.
FLiRT è una rappresentazione estetica e sintetica dell’istintivo desiderio sessuale e della parziale ostilità che ognuno prova per esso.
FLiRT stimola il dubbio, rivela il sospetto.
FLiRT impone un’alterata versione dei fatti.
sei sicuro che chi ti sta accanto, è veramente interessato a te? Un evento in cui tutti i partecipanti sono protagonisti dell’evento: artisti, attori, fotografi e pubblico. Della performance possiamo solo raccontare, che il pubblico sarà il vero grande protagonista. Si cerca compagnia, c’è un irrefrenabile “desiderio” di toccare altri corpi, di “provare piacere”… son tutti desiderabili, siamo nelle loro mani..? Protetti dalla penombra, i fotografi sono appostati…. Ci vuole poco in fotografia per far apparire un innocuo abbraccio come un bacio appassionato. L’inganno è compiuto, gli attori hanno ottenuto quello che volevano…..il meccanismo non si può fermare, le immagini sono in circolo. Vorresti spiegare, dimostrare di essere stato/a tratto in inganno e di non aver mai corrisposto a quella persona ma le immagini parlano chiaramente. L’imbarazzo e il senso d’impotenza prendono il sopravvento.