Vorrei raccontarti un’opera
GIOVEDI’ 12 Febbraio 09 ore 22
rialtosantambrogio – via di S. Ambrogio, 4 Roma
A cura di Eugenia Battisti e Maria Elena Minuto
Ideazione -Istallazioni Audio Interattive, Video, Foto, Performance: Antonio Guiotto
PARTY!con djset a cura di Massimo Andreozzi (lasituazione) Rock’n’Roll, Funk, Soul
Arte Visiva da Ascoltare con Festarte, che propone una riflessione sul rapporto tra immagini e parole. Da un’opera che non esiste materialmente in un luogo fisico ha inizio la ricerca di Antonio Guiotto, attraverso affreschi di parole che in pochi minuti affrontano talvolta in modo provocatorio e ironico, il sistema dell’arte ed il sociale. L’evento si sviluppa in un percorso d’istallazioni con tracce audio di racconti inediti in ambienti oscuri (per privilegiarne l’ascolto), proiezioni di mini foto di dimensioni inversamente proporzionali ai maxi titoli, una performance ed un video dell’artista.
In sala studio party con il djset di lasituazione.
Vota la traccia audio / Alle 24 estrazione dei 3 vincitori a cui verrà donata l’opera preferita autografa.
Omaggi dai media partner per il pubblico
Il percorso inizia con le istallazioni sonore di Vorrei raccontarti un’opera, in ambienti oscurati, per isolare dal mondo esterno lo spettatore, e garantire la concentrazione. Una serie di postazioni munite di cuffie permettono l’ascolto di una voce, quella dello stesso Guiotto, che conduce nella dimensione del racconto. 5 sono le opere audio, mentre lungo le pareti vedremo la serie di 9 opere Non con poche parole : foto accompagnate dagli estesi titoli, veri e propri racconti di vita quotidiana. Negli spazi, due opere della stessa serie diverranno due video-installazioni, dove la mini immagine sarà affiancata “dall’opera titolo” scorrevole. L’happening prosegue con The boring video, ironico video dallo sbadiglio contagioso, richiamo alla tanta seriosa contemplazione artistica, e una performance in cui l’artista coinvolgerà parte del pubblico scelto casualmente.
Opere Audio: La stanza , un intimista ed inquietante descrizione di un luogo e la sua tattilità. La scatola , provocatoria descrizione dettagliata di un libro veicolo per un tema universale come la fede. La torre , una vertigine che svela nel suo corso, una contemporanea torre di Babele. L’ultima sigaretta , è il forte e stantio odore di sigaretta spenta che ci conduce nel racconto di uno Zeno contemporaneo. La strana bestia , sbeffeggiante veduta di una mostra d’arte contemporanea…l’asino, è lì per ammirare o per essere ammirato?
Il Festival è realizzato con il sostegno dall’Assessorato alle Politiche Culturali del Comune di Roma. Patrocinato da Federculture, con la collaborazione diOfficine Fotografiche – rialtosantambrogio e con la collaborazione musicale di lasituazione Media partner NEXT EXIT creatività e lavoro, InsideArt, Zero e Radio LifeGate. Si ringrazia GRAB magazine