BOX
”Sistema Eclettico di Contenuti”
da una idea di Salvo Mauro e Anna Carè
a cura di Raffaella Bordini
supervisor Laura Turco Liveri
Sezione: evento interattivo di istallazioni, video e performances
Artisti:
Anna Carè: video
bLuE: istallazione interattiva
Francesco Fragapane: istallazione vivente
Kinotek: audio/video performance
Salvo Mauro: istallazione e performance
Francesco Milizia: istallazione, dj-set as R-TypE
Sara Milizia e Francesco Bonanni: istallazioni interattive plurisensoriali
Pietro Mantia: Guest Star
Music project & Djset a cura di Automatofonic per E-C-G
In un mondo in cui ci sono molte cose (molti film, molta musica, molti oggetti) diventa cruciale, non tanto la creazione di nuovi oggetti, quanto la selezione; per la selezione diventa cruciale disporre di scatole. Pensate ad un mondo senza contenitori, pensate all’inutilità delle cose lasciate a se’ stesse; forse contenere e’ persino più importante del contenuto. Come e quando contenere diventano i criteri più preziosi per gestire un ambiente saturo. Da parte nostra in queste scatole targate ECG metteremo ritmo, melodia e suggestione, poi le apriremo e lasceremo il contenuto involarsi, animarsi e, perché no, spostarsi all’interno di altre scatole.
Djset a cura di INTONARUMORI + R-Type
Vjset a cura di Retinal Noise e Lan_Videosource
”Tutto ha un contenuto all’interno del quale si cela un’ informazione che arriva alla nostra percezione”
Il pubblico sarà condotto attraverso un percorso libero e ludico di percezioni legate ai concetti di contenuto e contenente
Box è uno stimolatore di sensazioni e riflessioni che arriveranno al pubblico attraverso diverse aree-contenitore e che condurranno lo spettatore in un percorso interattivo legato ai concetti di contenuto e contenente.
L’interattività del progetto consiste nell’attraversamento fisico, emotivo e mentale di gabbie esterne e interne allo spettatore, in un percorso/labirinto che offre al pubblico la possibilità di entrare, aprire, scoprire, incontrare, assumere e violare delle scatole.
Aree – contenitori e contenuti
La prima area accoglie e sorprende lo spettatore stimolandone i sensi (vista, udito, olfatto e tatto). Sara Milizia e Francesco Bonanni dislocano e allestiscono 4 aree-percettive nello spazio dell’evento sotto forma di spazi da attraversare e scatole da incontrare.
Nell’area successiva le scatole di Anna Carè si aprono e svelano attraverso le immagini suggestive di un video le fasi degli autoritratti che l’artista realizza su una scatola da lei progressivamente aperta e poi dipinta. I video di Anna Carè sono stati realizzati con l’assistenza alla regia di Marco Lucisano.
Anche il dj Francesco Milizia (R-Type) svela la vera natura della sua ricerca restituendo in immagine, isolando e progressivamente fondendo i suoni che compongono il suo live set.
Nell’area successiva inizia la performance audiovideo Sounds of complexity del duo Kinotek: le sonorità tradotte dalle onde del cervello, altrimenti impercettibili, generano un crescendo ipnotico di immagini proiettate sulle pareti dell’area che avvolge lo spettatore contenendolo in un ambiente saturo di immagine e suono. La performance dei Kinotek dura 15 minuti circa, ripetuta varie volte durante la serata.
Proseguendo, lo spettatore accede all’area musicale inaugurata dal live set sperimentale del dj R-Type, esponente del gruppo romano Space Invaders e in seguito curata da Automatofonic per E-C-G.
Dopo quest’area lo spettatore entra nello spazio che Salvo Mauro sceglie di allestire con una serie di gabbie di rete e metallo di diverse grandezze. Le gabbie contengono frutta fresca di stagione che può essere spremuta, consumata e quindi assunta dallo stesso spettatore, rompendo la barriera dell’opera per sconfinare nel ciclo biologico. Dopo essersi rifocillato e rilassato lo spettatore può scegliere di proseguire fino all’area in cui Blue accoglie lo spettatore nella sua scatola: indossando un paio di occhiali 3d, lo spettatore indossa la maschera dell’artista, veste il suo sguardo, la sua “pelle” percependo in un modo diverso la realtà che l’artista propone. Al di là di un vetro lo spettatore può spiare e così violare lo spazio intimo del performer Francesco Fragapane che, come una scultura vivente, si lascia osservare fino al momento del suo riposo.
Nell’ultima area lo spettatore può fermarsi, sedersi a un tavolo illuminato per scrivere una lettera, chiuderla in un busta numerata e imbucarla in un box specifico.
Le lettere verranno spedite l’indomani al destinatario indicato, a spese di FestArte.
In tal modo BOX, offre la possibilità di una riflessione intima allo spettatore, la possibilità di custodire un pensiero, contenere un messaggio oppure un segreto per poi affidarlo ad una lettera che una volta aperta lo svelerà. In tal modo la performance di BOX non si esaurisce in un’unica serata ma esce fuori dall’evento stesso: insieme alla lettera può fare un giro e tornare indietro verso lo spettatore.
All’ingresso: attraverso 36 tavole originali e incorniciate dentro scatole, Pietro Mantia ci narra la storia di una coppia di giovani innamorati immersi in una realtà fantastica tra sogno, colore e natura. Per incontrarsi i due protagonisti dovranno superare i confini dei loro stessi corpi entrando l’una dentro l’altro fino a scomparire per fondersi con il mondo che li circonda. Il sentimento dei due innamorati rinuncia all’esclusività del rapporto a due per diventare sentimento universale per la natura.