CINDY SHERMAN | Doll Clothes | 1975 | 2’22”
Daniela Voso | 23/12/2011Cindy Sherman ( New Jersey, 1954) è una delle artiste concettuali più note a livello internazionale. La fotografia è il suo mezzo prediletto, che usa guardando al cinema.
Subisce il fascino di artiste come Hannah Wilke e studia insieme a Robert Longo; risolve quindi in chiave concettuale l’avanguardia femminista americana degli anni Settanta. Le tematiche ricorrenti del suo lavoro sono il ruolo e la rappresentazione della donna nella società, che interpreta ogni volta trasformando la sua stessa immagine e moltiplicandola con travestimenti veri e propri in set ricostruiti, dove lei stessa è autrice, scenografa, regista, fotografa, costumista, truccatrice, hairstylist.
Doll Clothes è un film girato in 16 mm durante gli anni del College (1975). È la storia di una bambola di carta impersonata dall’artista, che prende consapevolezza di sé attraverso varie fasi: si vede nuda, esce dall’involucro che la racchiude, si sceglie un abito, lo indossa, si specchia. Nel momento principale mentre apprezza la sua immagine, una mano esterna e sorda alle sue proteste, la ripone nella scatola. La Sherman ha affermato che la mano corrisponde al giudizio dei genitori sui figli, ma la metafora si può serenamente estendere ai clichè della società contemporanea. Qui sono presenti i cardini dei successivi sviluppi del lavoro dell’artista americana.