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Lungometraggio in bianco e nero dell’irriverente regista, nato nell’Ohio nel 1932. Pioniere e vetta negli anni sessanta del cinema underground e del cinema gay o meglio dell’estetica “camp”, che tanto influenzò tra gli altri anche Warhol. Jack Smith è generalmente acclamato come uno dei padri della performance art americana. Il film si snoda visionariamente tra corpi, sessualità, vampirismo, morbosità, travestitismo.