Un lungometraggio di 29 minuti girato come un video clip. Il film si snoda senza dialoghi. Anger usa come sottofondo e commento sonoro e contestuale la musica della cultura pop degli anni 50 e 60. Il protagonista, il biker Scorpio, interpretato da Bruce Byron, vive in maniera controversa, si intuiscono le sue valenze suicide. Anger allo stesso tempo riesce a scimmiottare il culto erotico dei belli, di James Dean o di Marlon Brando, ma ad inserire le avventure di Scorpio all’interno di una volutamente confusa interpretazione di nazismo, occultismo, cristianesimo. Molto grandi le influenze di questo lavoro su autori come Scorsese o Lynch.