Piccolo capolavoro del regista canadese, nato in Scozia. In questo lavoro del 1967 già i suoi interessi iniziano a spostarsi verso il corpo e la danza. Il film parte da una coreografia di Ludmilla Chiriaeff e si sviluppa in un raro unico che vede musica, corpo, danza e sperimentazione dell’immagine amalgamati in maniera affascinante. Il corpo si moltiplica col suono e col movimento, l’eleganza dell’immagine fa da sfondo alla grazia del movimento. L’attrazione esercitata è ipnotica.