Question mark
[FestArte]
‘LASCIATI TOCCARE’ L’ARTE RELAZIONALE
Attraverso strategie di arte relazionale e l’interattività, fa interagire le opere con il pubblico in una serie di FESTEVENTO dedicate ai curatori d’arte italiani e network artistici.
Duplice la possibilità, sia per gli artisti che per il curatore di mettersi in gioco. Se di solito è il curatore che opera una scelta nei riguardi degli artisti, in questo caso noi la operiamo nei riguardi del curatore, dandogli la possibilità di sperimentarsi.
FestArte ideata da Lorena Benatti di cui ne cura la direzione artistica è In collaborazione con “Next Exit creatività e lavoro”.
IV EVENTO – II EDIZIONE
DATE: 13 gennaio 2004
LOCATION: Distillerie Clandestine – Roma, via libetta, ore 21.00, ingresso libero
A cura di Sabrina Vedovotto
Storico dell’arte, curatore di mostre e critico indipendente. Da alcuni anni ha concentrato la sua attenzione soprattutto verso il linguaggio del video. Scrive per Juliet, arte e critica e firma la rubrica d’arte Next Exit creatività e lavoro.
“Question mark”
Tre artisti, tre diverse generazioni tre realtà e diverse domande a confronto, attraverso vari media espressivi, ognuno di loro capace di catalizzare l’attenzione degli spettatori che saranno i protagonisti dell’evento realizzati ad hoc, in un gioco pirotecnico tra il reale ed il surreale.
In mostra 2 performance, video istallazioni e 2 video.
Ursula Franco, artista toscana, cerca da sempre di inserire nel suo lavoro un oggetto, un elemento, un’idea, che possa in qualche maniera ricordare la storia drammatica del popolo ebraico, che ormai risulta presente in ogni sua azione, sia video che installativa, che performativa.
Claudio Asquini, artista romano, sembra invece maggiormente interessato a una realtà in quasi totale contraddizione con quella nella quale siamo inglobati. Fotografie, video, di luoghi non luoghi, apparentemente lontani ma impercettibilmente legati da un unico filo rosso.
Alessandra Arnò, giovane artista milanese, cerca invece di guardare il mondo circostante ponendosi, attraverso il proprio lavoro, domande di difficoltà risolutiva. In una sua ultima video installazione, due volti, che si cercavano con lo sguardo, si ponevano sempre, in maniera inquietante, la medesima domanda: talk to me, talk to me. Una ricerca di dialogo, totalmente scevro però di contenuti
DjSET alla musica colta Maurizio Messina