I Suoni dei Segni tra Oriente e Occidente
a cura di Martina Pelosi + FestArte
”audio/video, performance con tar e setar”: Pejman Tadayon
”paesaggi inesplorati di suono e luce”: Gianluca Angelini, Andrea Castorina, Giovanni Paolo Liotta
”Dj set”: Valentina Catalucci
I colori dei suoni orientali dell’iraniano Pejman Tadayon, studente della Accademia di Belle Arti di Firenze, vuole essere una rappresentazione dei suoni attraverso i colori e viceversa e indurre ad una ricerca sul loro rapporto. Localizzando la poetica nel mondo orientale utilizzerà gli strumenti musicali della propria cultura – strumenti artigianali a corde, il tar e il setar persiano, strumenti che Pejman suona e conosce molto bene.
La performance prevede la proiezione di un quadro; l’inquadratura esplorerà i suoi particolari sino ad arrivare alla sua completezza. Durante l’evento l’artista suonerà dando voce al quadro, riconducendoci alle emozioni della sua realizzazione che, seguendo il lento dispiegarsi delle immagini, crescerà di pari passo con il quadro stesso. Il pubblico sarà invitato a sedersi a terra tra tappeti orientali e candele.
Roma 2005
Vedere suoni – ascoltare immagini. L’Ambient, la Techno, l’Optical Art, Arte Pubblica confluiscono in un nuovo linguaggio audiovisivo che apre le porte a vividi paesaggi inesplorati. I primi che elaborano suono e immagine come un’unica materia.
L’opera generata in tempo reale dai video-musicisti viene simultaneamente visualizzata su una superficie di proiezione e diffusa dal sistema di amplificazione sonora. La performance Live, che durerà circa un’ora, sarà introdotta da una breve spiegazione sulla natura del linguaggio.
Valentina Catalucci nasce e vive a Roma, dove lavora in radio da oltre due anni. Ha iniziato per gioco, mentre era ancora una studentessa di Lettere all’università, e ora questo gioco si è trasformato nella sua più grande passione e nel suo lavoro. Passata da Radio Rock a Radio Città Futura la scorsa estate, attualmente è conduttrice radiofonica nel week-end e lavora nella redazione di spettacolo i restanti giorni della settimana. La musica è il motore che la spinge a esplorare altre frontiere del settore: scrive per Losingtoday da più di un anno, ha collaborato con altre testate e siti specializzati e ha appena ultimato la sua collaborazione alla stesura di un libro sulla storia della canzone italiana. Lo scorso anno, ancora una volta per gioco, ha tentato anche la strada del dj set in alcuni club della capitale (tra cui Il Locale) e la storia le è talmente piaciuta che continua a dilettarsi a mettere su i suoi dischi preferiti appena ne ha l’occasione. La sua selezione è incentrata prevalentemente sul brit-pop (suo primo e mai rinnegato amore musicale), ma anche sull’indie-rock, l’indie-tronica e giù di lì, il tutto condito sempre da qualche imprevedibile tocco personale.